tradimenti
Complicità e corna: prima parte
di Dan_I
22.08.2012 |
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"Ero in piedi davanti a lei e mi venne istintivo metterle una mano dietro la nuca e forzarla ad ingoiare il mio uccello fino in fondo, quasi a soffocare, cosa..."
Alla soglia dei 50 anni alcuni uomini hanno il privilegio di acquisire il fascino della maturità e soprattutto di esserne consapevoli. Alcune giovani donne, vittime di Edipo, sono particolarmente sensibili a questa caratteristica.Per lavoro mi capita spesso di girare per il nord Italia e la Romagna è sempre stata una delle mie mete preferite: gente schietta e simpatica, ottima cucina e belle donne.
Alfredo, un bel ragazzo riminese poco più che 30enne, da alcuni anni gestiva l’informatica dell’azienda per cui lavoro ed insieme stavamo sviluppando un progetto che ci avrebbe tenuto impegnati per alcune settimane.
Un pomeriggio, mentre stavamo lavorando, arriva una bella ragazza con i capelli castani, occhi azzurri, un vestitino tipicamente estivo ed un sorriso incantevole. Sorprende Alfredo da dietro con un bacio sulla guancia e poi mi sorride e si presenta: “devi essere Danilo, il collega di Alfredo. Io sono Marta, la sua ragazza”. Alfredo è imbarazzato ma gli dico subito “ma come, viene la tua ragazza a salutarti e non le offri neanche un caffè o una bibita?” Alfredo allora si affretta a chiedere a Marta cosa desideri e poi va’ al bar di fianco a prendere una spremuta con ghiaccio e due caffè per noi. Nel frattempo scambiamo due chiacchere con Marta, ragazza simpatica che mi racconta che lavora nel pubblico, cosa che le consente di ritagliarsi un po’ di tempo nel pomeriggio per andare un po’ in spiaggia. Nel frattempo che Alfredo ritorna ricevo anche un invito a cena. Marta, infatti si affretta a dire ad Alfredo che non sta bene lasciarmi sempre da solo in albergo la sera e che giovedì avrebbe organizzato una cenetta per farmi sentire “a casa”.
Poi prende sotto braccio Alfredo e dopo avere finito la spremuta gli chiede di accompagnarla all’auto. Ci salutiamo e dalla finestra vedo Alfredo e Marta che si baciano prima che lei entri e parta per il suo pomeriggio in spiaggia.
Rientrato in ufficio mi affretto a dire ad Alfredo che se l’invito lo imbarazza trovavo una scusa. “Anzi, sono felice che vieni a cena. Marta cucina molto bene”. Sei fortunato gli dissi, è una bellissima ragazza e cucina bene…..è da sposare…..attenzione a non lasciarla troppo sola in spiaggia!!!”
Alla mia battuta Alfredo si adombrò un pelo ma non ci feci caso.
Giovedì sera arrivò velocemente e mi presentai a casa di Alfredo con una bottiglia di bianco ed un mazzo di rose per Marta. Lei mi corse incontro, prese le rose e mi diede un bacio sulla guancia come se ci conoscessimo da sempre. La cena fu molto gradevole e Marta chiese di me, di mia moglie e della mia vita e così io di loro…..insomma, ci si era presentati bene. Marta, con gli occhi da furbetta mi disse ad un certo punto “certo che con tutte le sere che stai lontano da casa chissà tua moglie come sarà gelosa…..”
Io risi alla battuta e risposi “No, non ha ragioni di essere gelosa perché non ci sono in giro tante belle donne come te…..ma ormai tu sei la fidanzata di Alfredo…..” Mi resi conto in quel momento di avere flirtato un po’ con Marta davanti ad Alfredo e la cosa mi dispiacque e mi scusai…..Marta ridendo disse “ma valà….non gli dispiace mica che altri uomini mi corteggino un po’….anzi…..”
Chiusi lì la conversazione, si era fatto tardi.
L’indomani mi preparavo per il rientro a Milano ma ogni tanto il pensiero ritornava a Marta. Alfredo era carino come al solito e allora ridendo gli dissi“certo che Marta è veramente una forza. E’ talmente cordiale che ieri sera mi sono ritrovato a flirtare con lei davanti a te…..volevo ancora chiederti scusa….anche se lei sostiene che non ti dispiace”.
Alfredo, abbassando lo sguardo rispose “mah, no non è vero che non sono geloso ma si, in verità mi fa’ anche piacere che gli altri uomini la guardino anche perché a lei fa’ piacere”.
Partii per Milano nel pomeriggio con il treno. Ad un tratto un sms “ciao Danilo, sono Marta…..ho preso il tuo cellulare dall’agenda di Alfredo…..volevo solo augurarti buon weekend”. Registrai subito il suo numero e, benedetta tecnologia, mi accorgo che usa whatsup……e le invio un messaggio “non mi dispiace affatto…..devi essere proprio annoiata per ricordarti di me”
Subito una risposta sulla chat “vedo che sei tecnologico anche tu…..sono qui in spiaggia e mi annoio un po’…..ho finito il libro e non c’è gran movimento”.
Non so perché ma questa situazione mi comincia a solleticare e allora faccio un piccolo sondaggio del terreno “se fossi in spiaggia con te non ti toglierei gli occhi di dosso…..sei molto bella”.
Per cinque minuti non succede nulla…..temo di avere un po’ esagerato…..ma poi il telefono vibra “grazie, in effetti ho un bikini che non lascia niente all’immaginazione…e l’ho appena descritto ad Alfredo dicendogli che ci sono dei bei ragazzi che mi fanno la corte…..così stasera farà il geloso”
“strano rapporto avete” – dico io – “anche l’altra sera l’hai sfidato con questo rito……ma davvero a lui piace?”
“quando torni a Rimini?” chiede lei cambiando repentinamente discorso. “Mercoledì mattina sono lì e riparto venerdì”.
Buon weekend allora…..mi dice lei. Ricambio l’augurio e chiudo la conversazione, avendo cura di cancellare la chat.
Durante il weekend ogni tanto mi torna alla mente questa situazione che da un lato mi intriga dall’altro mi disturba. Se non ci fosse Alfredo di mezzo sicuramente ci proverei, Marta sembra veramente una zoccola provocatrice……
Mercoledì mattina, mentre sono sul treno per Rimini, arriva un messaggio su whatsup. “Ciao Danilo. Sei a Rimini stasera allora?” – “Ciao Marta, sto arrivando e vado subito in ufficio. Tutto bene tu?” – “Benissimo, non dire nulla ad Alfredo ma vorrei vederti per un aperitivo perché fra due settimane è il suo compleanno e vorrei organizzargli una sorpresa” – “va bene” – le dico – ci vediamo verso le 18.30 all’Hotel dove scendo di solito, quello vicino all’ufficio”
E fu così che alle 18.30 la trovai con un paio di jeans ed una maglietta che metteva ancora più in evidenza due splendidi occhi…..e quando si voltava un culo da urlo. Me la sarei portata in camera subito……accidenti……
“Senti” – esordisce Marta – “ho visto in questi giorni e poi me l’ha confermato Alfredo che tu sei una persona per bene e che gli sei molto affezionato”. “E’ vero Marta, ma mi spaventa un po’ questa premessa. Ci sono problemi?”. Marta allora ride e scuotendo la testa dice “no, no, nessun problema…..è che ti devo dire una cosa che ci riguarda e che posso dire solo a qualcuno che non abiti qui e che tenga ad Alfredo.”
“Dimmi Marta…ti ascolto”. Marta, schiarendosi la voce e guardandosi intorno comincia a parlare “Vedi Danilo, quando eravamo insieme da poco io ho avuto una storia con un altro uomo. Alfredo lo è venuto a sapere ed invece di incazzarsi, ha preteso tutti i particolari e tuttora si eccita quando ne parliamo. Io non so se questa sua fantasia è vera o meno ma pare che a lui l’idea che io vada con un altro uomo lo faccia eccitare”.per
Ero basito. La guardavo chiedendomi cosa volesse da me e lei, guardandomi negli occhi e capito il mio sgomento proseguì “sto cercando una persona fidata con cui giocare e vedere fino a che punto si spinge la sua perversione. Puoi essere tu questa persona? Ti piaccio abbastanza?”
Le mani mi sudavano leggermente ma soprattutto avevo l’uccello di marmo……”Marta, che tu mi piaccia l’hai capito benissimo…..ma dove vuoi arrivare” Lei risponde “non lo so, cominciamo a giocare e vediamo dove ci porta questo gioco”. “A patto che Alfredo sia d’accordo, non ho alcuna intenzione di rovinare il rapporto con lui”. “Ma certo” risponde Marta “non è questo l’obiettivo”.
L’aria era decisamente surriscaldata. Praticamente ci eravamo detti che avremmo potuto anche scopare ma che dovevamo farlo sotto forma di gioco e con Alfredo consenziente.
“Come vuoi condurre il gioco?” chiesi io…..”non ci ho ancora pensato, volevo prima vedere se tu eri d’accordo….tieni whatsup sott’occhio…..”
Si alzò, mi sorrise ed avvicinandosi mi sussurrò all’orecchio “comunque mi sono accorta che non ti sono indifferente……”. Marta mi faceva ribollire il sangue…..”vedo che non ti sfugge nulla……stasera se il Parroco aveva ragione mi toccherà perdere almeno un paio di diottrie”
Marta rise di gusto….”hai ragione, non ti posso sconvolgere la vita e lasciarti così”…..
Il vantaggio dei grandi alberghi è che puoi sgaiattolare nelle camere senza farti vedere e dopo due minuti stavamo baciandoci in ascensore e poi subito in camera. In quel momento mi ero dimenticato di Alfredo di mia moglie e del mondo intero. Volevo solo questa donna bella e sensuale capace di farmelo venire duro parlando.
Cominciavo a prendere confidenza con un seno non molto grande ma con due capezzoli deliziosi…..che fra le mie labbra erano diventate due punte. Le mani si erano soffermate sui jeans, su un culo che chiamava la sodomia….feci per slacciarle i pantaloni quando lei mi scostò le mani e sbottonò i miei. Il mio cazzo era duro davanti ai suoi occhi, seduta sul letto. Alzò quei bellissimi occhi azzurri e mi ritrovai nel paradiso della sua bocca. Con le mani si aiutava lungo l’asta a masturbarmi dolcemente, dedicandosi al glande succhiando e leccando…e con l’altra mano palpeggiandomi le palle.
Ero in piedi davanti a lei e mi venne istintivo metterle una mano dietro la nuca e forzarla ad ingoiare il mio uccello fino in fondo, quasi a soffocare, cosa che fece con grande maestria con un velo di lacrime sugli occhi azzurri indotte dalla fellatio così profonda.
Mi mancava poco, lei sentiva che stavo per arrivare ed accelerò i movimenti fino a quando il mio liquido si è sparso nella sua bocca e lei, con un movimento del capo, l’ha ingoiato tutto.
Ero devastato, me la volevo scopare ma lei giustamente mi ricordò che tutto questo era solo per salvarmi la vista…..parlammo ancora un poco e le dissi “stasera quando rientri devi cominciare il gioco. Prima cosa devi baciare Alfredo senza lavarti i denti o sciacquarti. Voglio che senta il mio sapore mentre lo baci. E poi stasera non devi scopare con lui”. Marta annuì. Mi diede una carezza mentre mi ricomponevo per accompagnarla alla porta della mia camera d’albergo….come si fa’ con una troia…..e invece era Marta, una splendida compagna di gioco.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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